L’iniziativa rientra nel progetto più ampio “Cantiere D”, per sensibilizzare la comunità sulla cultura del dono e l’incontro intergenerazionale
“Ogni volta che alzi un muro, pensa a ciò che lasci fuori”, scriveva Italo Calvino. Appuntamento domenica 15 settembre sul bastione di largo degli Eroi, per un’iniziativa dal titolo curioso “Storie di «bastiòn cuntràri»”. Una giornata per parlare di muri e per provare ad abbatterli, insieme. “Bastiòn” come bastione, ma “bastiòn” anche come “bastian” e a quel modo di dire “essere un «bastian contrari»”, ovvero un qualcuno che si oppone agli atteggiamenti della maggioranza, che va controcorrente, che ci prova.
Così il 15 settembre (orari 10,30 – 12,30 e 15,30 – 17, partecipazione libera) otto “bastian cuntràri” si racconteranno, a trent’anni dalla caduta del Muro di Berlino: otto storie da ascoltare per superare insieme le barriere, per provare ad abbattere i muri fisici, ma soprattutto relazionali che a volte ci dividono. A muovere le storie, l’arte attraverso “Museo Diocesano Social Club”. Un progetto che integra e include culture, fragilità e percorsi mediante il racconto personale delle opere d’arte.
“Storie di «bastiòn cuntràri»” si inserisce nel progetto “Cantiere D”, promosso dalla Fondazione NoiAltri, per sensibilizzare la comunità sulla cultura del dono e l’incontro intergenerazionale. “Cantiere D” continuerà il 24 ottobre con un’«Agorà delle idee del volontariato e del sociale», e a novembre con una mostra al Museo Diocesano dal titolo “D come…?”, sul senso del dono ripercorrendo la storia dei benefattori della nostra comunità. Ma cosa vuol dire “Cantiere D”?
“D come dono, D come diamoci una mano, D come le tante domande sul futuro. D è una lettera aperta, D è una parola ancora da scrivere, perché D è un Cantiere, per costruire una nuova cultura del dono generativa. Partendo dal basso, realizzandola insieme fra le generazioni e fra le persone – dicono da NoiAltri -. Siamo partiti da un bisogno: come far crescere la cultura del dono nella comunità, aumentando la partecipazione, la cittadinanza attiva e coinvolgendo sempre di più le nuove generazioni nel volontariato e nell’associazionismo per renderle protagoniste? La risposta è un progetto da percorrere insieme. La meta è il viaggio, perché Cantiere D è appena cominciato. Avete voglia di darci una mano?”
Fondazione NoiAltri
“NoiAltri” è una fondazione di partecipazione in ambito sociale promossa, in sinergia col Comune, dalla Diocesi di Fossano e dalla Fondazione Crf che mette insieme 21 realtà sociali del Fossanese. Il percorso che ha portato alla realizzazione di “Cantiere D”, nasce dal lavoro di una Comunità di ricerca, un processo che ha visto una serie di incontri mensili fra le realtà sociali e la comunità. Oltre un anno di lavoro, con lo scopo di incontrarsi e metterci il cuore. Il percorso è iniziato, e quella “D” in fondo è solo l’inziale di una parola, da scrivere insieme.
Gli attori del progetto
Museo Diocesano Social Club è un progetto vincitore del bando Musei aperti della Fondazione Crc, promosso dall’impresa sociale Culturadalbasso, sostenuto dalla Diocesi di Fossano e realizzato in sinergia col progetto Città e Cattedrali, con l’associazione Amici del Museo onlus, Caritas diocesana di Fossano, 8 per mille, associazione Volontari per l’arte, Comune di Fossano e l’Ufficio beni culturali diocesano.
Cantiere D è realizzato in sinergia a Museo Diocesano Social Club, ed è sostenuto inoltre dalla Fondazione e Cassa di Risparmio Spa e gode della collaborazione di tutti i soci di Fondazione NoiAltri: le associazioni Amici del Cuore, Alice Cuneo Odv, Diabetici Savigliano-Fossano-Saluzzo affiliata Fand, Assea, Condividere, Gabriella Vivalda, Avis Fossano, Crescendo, Arcipelago, Camminare insieme, Diapsi, Svaf, Auser Fossano; le cooperative La Tenda, Il Ramo, Il Viandante, Proposta 80, cascina Pensolato; l’impresa sociale Culturadalbasso, la Fondazione Sordella e l’Opera diocesana della preservazione della fede.