Dopo il film “L’insulto” dell’ottobre scorso, torna il “Cinema del Possibile”
Cinque film selezionati nel cartellone del Cineforum de “I Portici” di Fossano per sottolineare tematiche sociali chiave dei giorni nostri, per metterle in evidenza. Una collaborazione socio-culturale fra cinema-teatro I Portici e Fondazione NoiAltri che, attraverso le sue 22 organizzazioni sociali, ogni giorno mette in campo soluzioni, speranze e possibilità per far fronte alle sfide di una società in continua evoluzione.
Appuntamento mercoledì 19 dicembre con “Stronger – Io sono più forte”
Il regista David Gordon Green firma questo film che sarà al cinema I Portici di Fossano (via Roma 74), alle 16,30 e alle 21,15. La proiezione della sera, sarà preceduta da un breve saluto da parte della Fondazione NoiAltri.
Il film
di David Gordon Green, con Jake Gyllenhaal, Tatiana Maslany, Miranda Richardson (USA 2017, 119′)
Dopo l’attacco alla maratona di Boston del 15 aprile 2013, Jeff Bauman vede la sua foto fare il giro del mondo. Ha perso entrambe le gambe a causa dell’esplosione ma il suo coraggio lo ha spinto a collaborare con la polizia nel rintracciare gli attentatori, trovando in tal modo la forza di affrontare il suo devastante trauma personale.
Per riconquistare il cuore di Erin, che lo ha lasciato, poi lo ha ripreso e poi lo ha lasciato di nuovo, Jeff Bauman prepara un cartellone e si piazza sulla linea di traguardo della maratona di Boston. Ma Erin non finirà mai la gara perché una bomba esplode uccidendo e ferendo pubblico e partecipanti. Jeff è tra le vittime dell’esplosione. Amputato delle due gambe, Jeff ha visto uno degli attentatori e aiuta gli agenti dell’FBI a identificarlo. Ragazzo ordinario, diventa simbolo di resilienza ed eroe nazionale malgrado lui. Se la famiglia cavalca l’onda improvvisa della notorietà, Erin sembra l’unica ad accorgersi del dolore di Jeff, che vorrebbe solo rimettersi in piedi. Il percorso non sarà facile, per ‘camminare come un uomo’ non bastano due gambe nuove. L’irriducibile Peter Pan che vive ancora con la madre non ha altra scelta che diventare grande.
«La sfida era riuscire a realizzare un film assolutamente realistico. Voglio che gli spettatori abbiano l’impressione di entrare nelle vite dei personaggi e che s’innamorino di loro. Credo che troveranno grande ispirazione nella storia di Jeff. Sarò felice se guardando il film, gli spettatori capiranno di poter contare sulle persone che gli sono vicine, nelle piccole delusioni o nelle grandi tragedie che l’esistenza di ognuno di noi porta con sé». (D.G. Green)