Ancora qualche ora per visitare la “mostra impossibile”, Leonardo Opera Omnia. Una mostra sociale (perché parte del ricavato va a sostenere progetti umanitari ad Haiti) e solidale (perché attiva una comunità dal basso, facendola “lavorare” insieme) organizzata dalla Diocesi di Fossnao, Comune e l’ong Progettomondo.mlal.
Il contributo della Fondazione
Una mostra alla quale anche la Fondazione NoiAltri ha contribuito, attraverso l’evento collaterale della Corsa del Possibile ma anche la costruzione di una catapulta, per il ricordare il genio di Leonardo. Un oggetto speciale, concepito in carcere, che ha voluto essere strumento di difesa e non di offesa. Difesa della cultura e tensione verso la realizzazione dei propri ideali. Un invito a catapultarsi fiduciosi nel futuro con la conoscenza e l’ingegno della tecnica. Ma anche un strumento di “assedio” per rompere gli schemi della consuetudine: da dentro le mura della città verso l’esterno, come dal carcere verso la realtà quotidiana.
Made in jail
L’installazione è “made in jail” (in prigione), è vi hanno contributo in tanti: Comune, Caritas, Fondazione NoiAltri, grazie al lavoro degli operatori Enrico e Ivan Borello che hanno fatto da ponte col mondo carcerario. Ma ora a mostra in via di conclusione, che ne sarà? “Vorremmo che il lavoro e il messaggio della catapulta non andasse perduto – hanno detto gli ideatori -. Per questo stiamo pensando a una collocazione futura. Per continuare a sentirci un po’, almeno idealmente… sotto assedio”.