Stasera, 15 ottobre 2018, un nuovo incontro della Comunità di ricerca della Fondazione NoiAltri onlus per le sue organizzazioni sociali aderenti. Appuntamento alle 19 in corso Trento 4 a Fossano (piano interrato). Durante la riunione, che terminerà alle 22, si condividerà un bocce di cena portato liberamente dai partecipanti, evitando gli sprechi. La serata sarà condotta da Culturadalbasso, in particolare dal formatore Andrea Allione.
L’invito a partecipare è rivolto a tutti, anche a chi si fosse perso i precedenti incontri.
Sì tratterà della cultura del dono, come stimolarla, come incentivarl, soprattuto fra i giovani.
Di seguito, il report dell’ultimo incontro.
Comunità di Ricerca della Fondazione NoiAltri onlus
Giovani, volontariato e cultura del dono: come promuovere l’‹engagement›?
17 settembre 2018
Premessa
La Fondazione NoiAltri onlus (FNA), in data 17 settembre si è ritrovata con le sue organizzazioni sociali fondatrici (OSF) nella sede operativa di corso Trento a Fossano.
L’obiettivo era quello di riavviare il percorso della Comunità di ricerca (CDR), dopo la pausa, focalizzandosi su un punto molto sentito dalla Fondazione stessa: il tema dei “Giovani e del volontariato”: come instillare e far crescere sempre più in loro la cultura del dono.
Il bisogno
La necessità di coinvolgere, ingaggiare – “reclutare”, si potrebbe dire in modo forte ma diretto – i giovani nelle attività della FNA e delle sue OSF. Per garantire, da un lato, un ricambio generazionale, ma anche per far cresce sempre di più i temi della socialità e della solidarietà all’interno delle nuove generazioni: un modo per seminare il futuro partendo da un terreno fertile e virgulto.
Come
La serata è stata la prima di un ciclo di nuovi incontri condotti non più da Piero Cevola e Luciana Regina. A sostituirli infatti c’erano Andrea Allione, di Culturadalbasso (OSF partner della FNA) e Tiziana Poletto.
La metodologia adottata è stata quella del “design thinking”, ovvero una tecnica che partendo dai bisogni estrapolati in modo maieutico (tirati fuori dal basso, e non insinuati dall’alto) prova a dare risposte sviluppando modelli, prototipi. Un percorso, o processo, in cui si dialoga per tirare fuori idee, intenzioni, suggerimenti, suggestioni per poi “setacciare” quelle che sembrano più funzionali, e testarle sul campo con dei prototipi.
Un cambio di paradigma: un approccio arterioso
Uno dei punti chiave della serata è stato il cambio di paradigma per indagare il perché i giovani non partecipano, o partecipano poco, alle attività sociali delle OSF della FNA.
La platea è stata inviata a riflettere: “Cosa potremmo fare noi per i giovani per coinvolgerli sempre di più?”. Un passaggio dal “noi” agli “altri”: “Se i giovani non vengono da noi, forse siamo noi che dovremmo andare da loro. A chiedere, indagare, questionare. Più semplicemente co-progettare con loro qualcosa di cui si sentano volentieri partecipi, protagonisti, incuriositi. Qualcosa che li emozioni e li suggestioni a spendersi in prima persona per una causa”.
Un’azione insomma di coinvolgimento diretto, di chiamata: “Mettendoli al centro, mettendoci al centro, anzi, noi con loro”. Un passaggio da una azione da venosa (che aspetta) ad arteriosa (che genera, agisce, indaga, cerca…).
Convergenze parallele
Sono stati dati, quindi, dei compiti a casa ai presenti: due strade da portare avanti parallelamente. Per farle incontrare, ma non necessariamente.
1) Ascoltare, incontrare, capire
2) Farci ispirare (andare a curiosare cercando realtà virtuose: attraverso media o passaparola di amici)
Come si fa?
In particolare rispetto alla strada 1) si è delineata una strategia, i cui risultato dovranno essere riportati nella prossima riunione della CDR.
Come
- A) Partecipando a eventi che i giovani organizzano
- B) Partecipando a incontri, riunioni, delle associazioni giovanili
(Anche grazie al prezioso supporto dell’educatrice Cristina Paschetta, presente alla riunione della CDR, che da anni collabora col Comune di Fossano proprio su queste tematiche).
- C) Andare a intervistare le persone rappresentative delle associazioni, o organizzazioni, giovanili del territorio.
Chi
Ecco alcune delle realtà proposte come “casi di indagine”:
Animatori parrocchiali
I gruppi seguiti da Cristina Paschetta
I giovani dei Comitati dei borghi cittadini
Gli studenti
L’associazione Freak Out
I giovani genitori
I Leo (giovani Lions)
Le associazioni sportive (Basket, Atletica, Volley…)
Cosa chiedere, in riferimento al punto C) del “Come”
Un canovaccio di domande è stato proposto per porre in essere fin da subito l’azione C) della strada 1); ecco una rosa di domande da sottoporre. L’idea, inoltre, è quella di andare a intervistare una persona, e lasciarli suggerire un secondo soggetto da contattare per disseminare in modo positivo il processo.
1) Chi sei? Cosa ti appassiona, interessa?
2) Cosa pensi del tema del “dono” e dello spendersi per qualcuno o qualcosa?
3) Hai mai fatto esperienza di volontariato? Se sì, cosa ti ha lasciato? Come andata?
4) Cosa ti ha fatto sentire coinvolto? Cosa ne hai avuto in cambio?
Prossimo incontro
Il prossimo incontro della CDR è stato calendarizzato il 15 ottobre alle 19,00sempre in corso Trento 4, piano interrato.
Sono invitati i partecipanti a condividere un boccone di cibo, a metà seduta, evitando gli sprechi.
Alle 22 è prevista la conclusione.
Tutti sono invitati a partecipare, non solo chi era presenta alle precedenti riunioni.
I presenti esporranno i risultati del loro lavoro e da lì si ripartirà.