“Pensolato” è il nome della cooperativa agricola sociale nata in frazione Sant’Antonio Baligio di Fossano grazie alla sinergia fra Dario Armando (Orti del Casalito), Caritas della Diocesi di Fossano e Fondazione NoiAltri Onlus, nello specifico per merito delle sue organizzazioni sociali Diapsi e Camminare insieme.
Troveranno, e stanno già trovando lavoro, alcuni detenuti in “uscita” del progetto Manuattenzioni. “Penso” e “lato” compongono la parola, una denominazione curiosa e per nulla scontata: “A volte si è emarginati – dice Stefano Mana della Caritas diocesana di Fossano -, cioè a lato della società, in attesa di trovare il treno giusto, l’opportunità per poter risalire a bordo e rimettersi in carreggiata. Non tutti camminiamo allo stesso ritmo, a volte qualcuno commette degli sbagli e si trova forzatamente nelle situazione di dover pensare, riflettere, sui propri errori“. “Per questo è un bel nome Pensolato, perché ‘latus’ in latino significa anche esteso, ampio“. È il concetto del latifondo, cioè del grande appezzamento di terra coltivabile: “Credo sia importante anche il ‘ritorno alla terra’ – continua Mana – perché in qualche modo rigenera il nostro mondo interiore e ci mette in sintonia. La Natura ci pone costantemente di fronte a un’esperienza, che è il miracolo della rinascita e della vita“.
“Sto già collaborando con Caritas e le altre realtà sociali del territorio – dice Dario Armando, coltivatore e imprenditore, che sarà socio della cooperativa -, e mi sono sempre trovato molto bene. A me non interessa da dove vengono le persone, ma dove vogliono andare. Perché i progetti camminano sulle gambe della gente: possono essere belli, ben scritti, ben studiati, ma poi conta chi li mette in pratica e devo dire che fin’ora siamo sempre stati una vera squadra. Poi, lo sbaglio – nella vita, come durante il lavoro – fa parte del gioco: bisogna saperlo vedere come una leva positiva che ti rialza e non come un’ancora che ti affoga. Roberto Baggio in fondo diceva che ‘i rigori li sbaglia solo chi ha il coraggio di tirarli’. E noi questo coraggio ce l’abbiamo, fino in fondo“.
Pensolato ha davanti a sé una bellissima sfida: quella, nel futuro, di impiegare anche ragazzi disabili, fisici e psichici Diapsi e Camminare insieme. La prima si occupa del sostegno alle persone con disabilità mentale, la seconda crea una rete fra i genitori con figli disabili, soprattutto nel delicato passaggio dall’adolescenza all’età adulta.
La speranza è che a “Pensolato” trovino occasioni occupazionali anche loro, per ripartire dalla terra. La nostra mamma.
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