Arriva anche grazie alla Fondazione Noi Altri una risposta per combattere la povertà delle famiglie e lo spreco alimentare: è il servizio di distribuzione di pasti caldi ai bisognosi che in virtù del lavoro in rete di una quarantina di volontari, con la collaborazione dei frati Cappuccini, del consorzio Monviso Solidale, della Caritas e l’appoggio del Comune – in sinergia con le scuole e la caserma – si sta concretizzando nella nostra comunità.
Un progetto di economia circolare che rispetta il Creato e crea opportunità: “È un qualcosa che ci frullava in testa da un po’ – dice l’assessore al Sociale, nonché consigliere di amministrazione della Fondazione Noi Altri, Simonetta Bogliotti -, che si è potuto concretizzare anche grazie agli incontri promossi dalla Fondazione NoiAltri e Officina del Possibile nell’ambito del progetto Emergenza povertà finanziato dalla Fondazione Crc”.
Sono circa una decina le famiglie che vivono oggi situazioni di grave disagio, a cui si aggiungono altri venti nuclei “borderline”, italiani e stranieri: “Parliamo di una settantina di persone con circa 25 bambini che rischierebbero situazioni di denutrizione. E’ importante per loro poter rispettare e mantenere integro il momento del pasto in famiglia: se li avessimo fatti venire alla Mensa del povero, si sarebbe rotto questo momento, che io considero ‘sacro’ – racconta Stefano Mana della Caritas dicoesana di Fossano -. L’idea è ovviamente quella di tornare a ‘farli camminare con le proprie gambe’, cercando di rendere questa situazione momentanea. Ora per esempio portiamo i pasti a casa, ma vorremmo che in futuro fossero le famiglie a venire a ritirare i pasti direttamente dai frati, per responsabilizzarle…”
“Questo nuovo progetto – ha continuato – è frutto di un accordo con le scuole e con la caserma Perotti. In sostanza si recuperano gli avanzi alimentari delle rispettive mense (quelli dei vassoi, ovviamente, e non dei piatti non consumati, ndr) e si redistribuiscono – per cena – alle famiglie più bisognose, garantendo loro, così, un pasto caldo e completo almeno 4 o 5 volte a settimana”.
Un’iniziativa che è già partita col recupero dei pasti dalla caserma; ora si sta avviando con le scuole. Durante la pausa estiva si ovvierà con le mense dell’Estate ragazzi, per andare poi a regime a settembre con la ripresa della attività. “In tutto questo – continua Stefano Mana -, voglio ringraziare davvero i frati Cappuccini, per il continuo supporto: padre Tonino Tomasoni, responsabile (guardiano) del convento e fra’ Giovanni Basso, responsabile della mensa: sono ormai un paio d’anni infatti che esiste anche dai frati il servizio della Mensa del povero. Un pasto caldo, la cena, offerto ai più bisognosi in locali appositamente dedicati dove mangiano alimenti che sono cucinati qui sul posto dai nostri volontari, frutto di donazioni di ditte, supermercati o privati cittadini… diverso è il discorso per questo nuovo servizio”.