È stata un successo di idee, di partecipazione e di condivisone l’Agorà del volontariato del dono del sociale organizzata lo scorso 24 ottobre a fossano. Giovani e adulti si sono incontrati, volontari di oggi e volontari di domani. Persone, con a cuore il futuro della comunità. Bisogni concreti, sogni, proposte di cambiamento. Un clima positivo e tanto vogli di fare, insieme. Prima sono state proposte alcune esperienze per ispirare partecipanti: esperienze sociali da lunga parte della Penisola. Poi, una domanda: “Come rendere più vivibile e umana la nostra comunità?”. Così la costruzione di cinque “tavoli”, con cinque temi da affrontare per provare rispondere con delle proposte a quella “grande domanda”. Tavoli fatti da generazioni diverse, culture diverse e sensibilità diverse; tutti insieme in un “cantiere”. Un percorso, che non è finito, ma anzi è appena cominciato. L’Agorà è stata inaugurata; una nuova piazza per la comunità è stata creata.
A fare da filo rosso alla serata, il progetto Museo Diocesano Social Club, tramite la partecipazione di Giuseppina Falletti, alias Giulia Carvelli della compagnia teatrale La Corte dei folli. Una benefattrice fossanese ottocentesca, antesignana del welfare moderno, potremmo dire. Lei che ha saputo fare del dono un elemento strategico di cura presa in cura della propria comunità.